24 agosto 2006

Il parlamento repubblicano ceceno ha approvato una risoluzione, rivolta al Consiglio Federale – Camera Alta del Parlamento Federale Russo, che richiede un mutamento costituzionale affinché il presidente V.Putin possa candidarsi, in occasione delle elezioni presidenziali del 2008, per un terzo mandato consecutivo attualmente non previsto. L’ex-campione di scacchi G.Kasparov ha annunciato il suo rientro alla attivitŕ agonistica senza perň aver dichiarato di voler abbandonare il proprio impegno politico come esplicito critico, di stampo cosiddetto liberal e filo-occidentale, di quello che anch’egli piů volte ha definito come “regime putiniano”. Nel frattempo, il governo federale presieduto da M.Fradkov, per provare anche in questo modo a far fronte alla crisi demografica che il Paese attualmente attraversa, ha promesso, per il 2007, un raddoppio dell’assegno di natalitŕ per i genitori con almeno un figlio di massimo 18 mesi di etŕ. La Banca Mondiale ha reso poi noto un proprio rapporto che indica come in Russia la lotta alla corruzione pecchi di efficacia, anche perché, in opposizione alla maggioranza degli altri Paesi in questo caso monitorati, in primo luogo post-socialisti ma non solo, il fenomeno cresce parallelamente alla crescita dell’economia. La Corte Suprema delle Federazione Russa ha inoltre reso pubblico l’elenco delle organizzazioni che il governo di Mosca riconosce come terroristiche: Shura delle Forze Unite dei Mujaheddin del Caucaso, Congresso dei Popoli dell’Ickeria e del Daghestan, Al-Qaeda, Asbat al-Ansar, Al-Jihad, Al-Gamaa al-Islamia, Fratelli Musulmani, Partito per la Liberazione Islamica, Lashkar-I-Taiba, Jamat-i-Islami, Movimento dei Talebani, Partito Islamico del Turkestan, Jamiat al-Islah al-Ijtimai, Movimento per la rinascita dell’ereditŕ islamica, Al-Haramein, Jihad Islamica-Jamaat dei Mujaheddin, Jund ash-Sham. A rimarchevole differenza di almeno parte dei Paesi occidentali, si noti come la Russia non ritenga di dover in tal modo classificare né Hamas né gli Hezbollah. Ma sono stati i primi commenti all’annunciato progetto di fusione fra il partito Rodina (Madrepatria) ed il Partito Della Vita, a sua volta tesa alla costituzione di un nuovo soggetto politico di sinistra e social-patriottico, a tenere banco per quanto concerne l’attualitŕ politica interna russa della fine del mese di luglio del 2006. Il quotidiano economico indipendente Kommersant, infatti, prendendo spunto tra l’altro dalla intenzione dei promotori dell’iniziativa in questione tanto di volersi contrapporre alla attuale supremazia del partito presidenziale Russia Unita (R.U.) quanto di voler supportare l’attuale corso politico intrapreso da parte del presidente Putin, la ha definita, in sostanza, come una “emanazione del Cremlino”. Partendo dal doppio presupposto che Ru, in occasione delle prossime consultazione politiche previste per la fine del 2007, non supererŕ il 40% ma che comunque avrŕ bisogno del 55-60% dei seggi parlamentari per controllare agevolmente la Duma-Camera Bassa del Parlamento Federale Russo, Kommersant vede nella progettata nuova formazione politica di centro-sinistra il miglior candidato a svolgere quel ruolo di opposizione responsabile per il quale né il poco presentabile Partito Liberal-Democratico nč l’ideologicamente poco compatibile Partito Comunista sembrano adatti. Fatto salvo un prevedibile scetticismo, sia parte dei comunisti che dei presidenziali, nei confronti del nuovo soggetto politico, che infatti si situerebbe a metŕ strada fra di loro, anche il quotidiano Nezavisimaya Gazeta, per bocca tra l’altro dell’analista politico S.Markov, ritiene che dietro l’operazione in questione ci sia il placet del Cremlino. Sullo sfondo di un presidente Putin sia decisamente popolare di suo sia decisamente piů popolare anche del partito che ne č, in sostanza, l’emanazione politica, si registrano divergenze fra i vari tecnologi della politica. Ciň, perň, non tanto relativamente a un piů che prevedibile primato elettorale di una Ru comunque almeno parzialmente penalizzata da un suo certo scarso peso-contenuto ideologico – il tema, infatti, della Patria Forte, con varie sfumature, č la prima costante di quasi tutto il panorama politico russo ed č anche una loro smaccata carenza in tal senso a ostacolare pesantemente i cosiddetti liberali e filo-occidentali russi – quanto sulle prospettive future del nascituro partito. L’analista M.German, infatti, le ritiene buone, previo un sostegno sufficiente da parte del Cremlino, mentre L.Gudko, capo del dipartimento socio-politico del Centro Levada, č del parere opposto. Dal canto suo, infine, B.Makarenko, vice-direttore del Centro per la Tecnologia della Politica, parla di un “ingresso nella Serie A della politica russa, seppure dalla porta di servizio”.